MARINA DI CAMEROTA
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Marina di Camerota è situata sul 40º parallelo nord in provincia di Salerno ed è il centro abitato più meridionale della Campania (il punto geografico più meridionale è la vicina Punta Infreschi). Questo paesino di mare conta 3.500 abitanti ed è una piccola frazione del comune di Camerota a 5 m s. l. m. (da cui dista 5 km), è immerso all’interno del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e protetta dall’Unesco quale patrimonio mondiale dell’umanità e riserva della biosfera, inoltre questo tratto di costa tirrenica annovera eccellenze naturalistiche come il Porto degli Infreschi ed endemismi botanici come la Primula palinurii.
La stazione ferroviaria più vicina è a circa 20 km è quella di Pisciotta-Palinuro, sulla linea Roma-Reggio Calabria. Altro scalo ferroviario vicino è quello di Sapri poco più a sud. Le stazioni ferroviarie sono facilmente raggiungibili tramite la linea bus e taxi “Infante” che hanno fermata nei piazzali adiacenti le stazioni e luoghi di maggior frequentazione.
Gli aeroporti più vicini sono Salerno – Pontecagnano Costa D’Amalfi (QSR) a ca. 108 km e Napoli-Capodichino (NAP) a 180 km.
Il patrono di Marina di Camerota è S. Domenico di Guzman che si festeggia il 4 agosto. Dopo la messa celebrata nella piazza antistante la chiesa, viene portata in processione la statua del santo protettore per le strade del paese. Il programma civile della festa inizia 3 giorni prima con mercatini, giostre, concerti e gli immancabili spettacoli di fuochi pirotecnici dal mare.
Il miracolo di San Domenico
La prima domenica di marzo, si celebra la festa votiva, in memoria del miracolo fatto da san Domenico il 27 dicembre 1937 a quattro marinai di Marina. I quattro partirono da Marina il 26 dicembre, per recarsi ad Agropoli. Quando ripartirono per il viaggio di ritorno, presso Pisciotta furono sorpresi dal cattivo tempo, ma proseguirono lo stesso, confidando nel fatto di esser quasi arrivati a casa. Ma i quattro persero sia la vela che i remi in mare. Il più giovane dei quattro aveva con sé un’immagine di san Domenico; la gettò in mare, chiedendogli di calmare le acque. All’improvviso apparve una grande luce tra le nubi e la piccola barca di pescatori miracolosamente venne trasportata in salvo nel porto natio.
- MITOLOGIA
Il nome di Marina di Camerota viene fatto risalire da quello della fanciulla Kamaraton molto bella ma dal cuore di pietra. La leggenda narra che il nocchiero di Enea, Palinuro, se ne innamorò follemente arrivando ad inseguire l’immagine dell’amata fino al fondo del mare affogando così per un amore non corrisposto. Venere, impietosita ed irritata, mutò Palinuro nell’omonimo scoglio e Kamaraton ritenuta colpevole di tale misera fine venne trasformata in roccia, la stessa su cui oggi sorge Camerota, testimone perenne di uno sfortunato amore e per sempre affacciata sul mare e sul promontorio di Palinuro.
- MARINA DA IERI AD OGGI
Nel XVII secolo Marina di Linfreschi contava solo un gruppo di case a Capo dell’Infrischi con pozzo, forno, deposito e taverna. La popolazione aumentò grazie ai marinari della costiera amalfitana e sorrentina che vi si stabilirono ampliando l’abitato intorno alla Chiesa dedicata a San Domenico di Guzmán. Le principali attività lavorative erano l’agricoltura, la pesca e la produzione di corde vegetali esportate fino a Taranto, La Spezia e Venezia e prodotte fino a pochi decenni fa.
Il 17 luglio 1848 grazie a un decreto di Ferdinando II Borbone prese definitivamente il nome di Marina di Camerota.
Attualmente il paese appare disposto a semicerchio tra due piccoli promontori sormontati da torri in un arco di costa tra ulivi di epoca saracena. Marina ha mantenuto intatto l’antico borgo marinaro che la rende caratteristica e unica nel suo genere. Questo è costituito dal fitto susseguirsi di vicoli che passano sotto volte ed arcate e dalle suggestive stradine che si incrociano e che proseguono con ponti e scalinate da piazza San Domenico fino al lungomare.
Al centro della cittadina c’è la piazza definita dalla cerchia delle case degli ex pescatori con il sagrato della Chiesa di S. Alfonso dove si venera San Domenico. Le costruzioni più recenti sono sorte dalla seconda metà del secolo in poi ed hanno portato ad un’urbanizzazione con strutture dalle svariate forme e dimensioni con giardinetti interni impreziositi da piante come magnolie, palme, ficus ed ibisco di evidente origine esotica.
Da Marina di Camerota ed in generale dal Cilento, prima, durante e dopo le due guerre mondiali si sviluppò un forte flusso migratorio in particolare verso il Sudamerica ed il Venezuela.
- IL PORTO
Il porto fu costruito nel 1968 ed è al contempo turistico e peschereccio. D’estate si avvale del servizio di aliscafi, il cosiddetto Metrò del mare, che collega Marina di Camerota direttamente con Napoli e Capri.
Dal 2003 il porto si fregia ogni anno del riconoscimento della Bandiera Blu europea per gli approdi turistici. Il porto dispone tra l’altro di distributore carburanti, carro ponte per imbarcazioni fino a 200 Tn. e sotto i portici hanno sede Uffici di pubblica utilità come l’ufficio turistico, la pro loco, il comando dei vigili urbani, la guardia medica e la croce rossa italiana.